Cosa vedere in 10 giorni in Campania 

Il fascino della Magna Grecia, la magia delle rovine romane, la potenza dei vulcani, la meraviglia di borghi e strade costiere affacciate sul blu del mar Tirreno. 

La Campania è una terra di contrasti che regala emozioni forti. Dopo la Toscana, è la regione italiana con il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, come la Reggia e il Parco di Caserta, l’area archeologica di Pompei e di Ercolano, Paestum e la Costiera Amalfitana

Dalle città sotterranee a quelle sommerse, dai vulcani alle solfatare, dai templi romani alle residenze reali, ecco il meglio della Campania. 

COSA VEDERE  

  • Napoli
  • Campi Flegrei
  • Pompei ed Ercolano
  • Caserta
  • Salerno
  • Costiera Amalfitana
  • Costiera Sorrentina
  • Cilento
  • Capri
  • Procida
  • Ischia
  • Benevento 
  • Castelli Normanni della Campania
  • Parco Regionale del Matese
  • Lago del Matese

COSA VEDERE IN CAMPANIA

  • Napoli

Tra il monte Vesuvio e i Campi Flegrei sorgeva Parthènope, una città della Magna Grecia situata lungo la costa occidentale del mar Tirreno, rifondata come Neapolis alla fine del VI secolo a.C. Da sempre crocevia di popoli e culture, Napoli rievoca la sua antica storia in ogni piazzetta e in ogni stradina. Solare, elegante e voluttuosa ma anche fatiscente e degradata, Napoli è una città dai mille contrasti. Prestigiosi palazzi abbandonati nascondono saloni barocchi e preziosi santuari tra locali alla moda e vicoli sporchi. Napoli è un’esperienza da vivere che regala emozioni indimenticabili. Il cuore della città è il suo centro storico da scoprire a piedi, che si estende intorno a Spaccanapoli, la via che attraversa l’intero centro, e il Decumano superiore. Tra stradine e piazzette si affacciano  antiche chiese e maestosi palazzi, dove resistono botteghe artigiane. Il centro storico è un monumento a cielo aperto, riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità. A sud e a sud-ovest si trova il quartiere Mercato, un concentrato di mercati improvvisati e multiculturalismo. A ovest si snodano le vie dei Quartieri Spagnoli, tra stradine in salita e discesa decorati da panni stesi. A sud di Via Toledo, prima del quartiere Santa Lucia, la maestosa Piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale e il grandioso Teatro San Carlo. Poco distante si trova Castel Nuovo (Maschio Angioino), che torreggia su Piazza Municipio. Domina la città il Vomero, il quartiere borghese e verde con splendide ville liberty e Castel Sant’Elmo. A ovest di Piazza del Plebiscito, infine, Chiaia è un quartiere elegante con boutique e locali alla moda che si estende verso ovest fino al porticciolo di Mergellina. Da qui la lussuosa Posillipo si inerpica sul promontorio che separa il Golfo di Napoli da quello di Pozzuoli. Alle spalle si trovano i Campi Flegrei, una distesa vulcanica di rovine, vapori sulfurei e locali notturni. Da non perdere, infine, la Napoli sotterranea, un’altra città sotto la città che costituisce il vero ventre della città partenopea.

  • Salerno

La porta d’accesso alla Costiera Amalfitana ha visto negli ultimi anni una crescita del turismo richiamato dalle Luci d’Artista che durante il periodo natalizio decorano la città. Salerno è stata capitale del regno longobardo minore, di cui restano testimonianze come il Castello di Arechi e il Complesso di San Pietro a Corte. Non perdete il duomo dalla facciata barocca e il campanile arabo-normanno, quindi esplorate il centro storico medievale perfettamente conservato e passeggiate sul insegnava agli allievi l’uso delle erbe officinali. È considerato uno dei primi orti botanici d’Europa e oggi vanta una tisaneria con vista sul golfo di Salerno. 

La Costiera Amalfitana è un incanto di natura, arte e bellezza riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sospesa come una terrazza tra le acque blu del Tirreno e il blu del cielo, la costiera ha ispirato non pochi pittori che hanno cercato di catturare la grande bellezza di questo paesaggio. Soprannominata Divina Costiera, è diventata soprattutto a partire dal secondo dopoguerra meta prediletta del jet set mondiale. La costiera è inoltre la terra delle zagare e dei limoni dove la macchia mediterranea digrada verso il mare tra borghi pittoreschi e antiche ville. L’area si estende per oltre 11.000 ettari tra il golfo di Napoli e il golfo di Salerno e conta 14 comuni, uno più bello dell’altro: Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare e Agerola. I paesi sono collegati dalla Strada Statale 163, considerata una delle più belle strade panoramiche d’Italia. Gli amanti della natura e dello sport, invece, potrebbero percorrere il Sentiero degli Dei, un sentiero panoramico mozzafiato, ideale per il trekking. 

  • Costiera Sorrentina 

Alle spalle della Costiera Amalfitana si trova, invece, la Costiera Sorrentina affacciata sul magnifico golfo di Napoli. Questo tratto di costa campana a nord della penisola sorrentina prende il nome dalla sua città più importante. Sorrento è stata immortalata da pittori, celebrata da musicisti e decantata da poeti, rimanendo ancora oggi una delle mete preferite del turismo internazionale. Posta su una terrazza tufacea affacciata sul golfo di Napoli, Sorrento è una pittoresca cittadina e nota località di villeggiatura fin dai tempi antichi. Sorrento vi affascinerà con i suoi scorci mozzafiato, gli incantevoli giardini e agrumeti, le marine, il centro storico, un’interessante architettura storica e religiosa, l’antica tradizione della tarsia e dei merletti. Dopo aver visto Sorrento, proseguite per esplorare gli altri paesi della Costiera Sorrentina come Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Vico Equense. Da qualunque borgo della costa, comunque, vedrete la sagoma del Vesuvio in lontananza. 

La Reggia di Caserta vale il viaggio in Campania. Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di costruire la Reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. Il progetto per l’imponente costruzione, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidato, dopo alterne vicende, all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773), figlio del più importante pittore di vedute, Gaspar Van Wittel, già attivo a Roma sotto Benedetto XIV nel restauro della cupola di San Pietro. I lavori della residenza reale più grande al mondo iniziarono nel 1752 e finirono solo nel secolo successivo. Visitate dunque gli appartamenti reali, il teatro di corte e il magnifico parco per avere un’idea di questo capolavoro del barocco italiano. A pochi chilometri dalla reggia, inoltre, potreste visitare la frazione di Caserta Vecchia, borgo medievale rimasto intatto, e il belvedere di San Leucio, sogno utopistico dei Borbone che avevano realizzato un modello architettonico e sociale ammirato dal mondo, di cui oggi rimane un piacevole belvedere, luogo di concerti e manifestazioni culturali. 

  • Ercolano e Pompei 

Esistono dei luoghi unici al mondo che vi faranno vivere la quotidianità dell’antica Roma. I resti delle antiche città romane di Pompei ed Ercolano, sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., offrono un quadro ineguagliabile della società e della vita quotidiana nell’antichità classica. Per la preziosa testimonianza del passato, l’Area archeologica di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata è stata inserita tra i 55 siti italiani tutelati dall’Unesco. 

Entrambe città di origine Osca passate sotto il dominio di diversi popoli, Pompei, in seguito alla guerra sociale, fu elevata al rango di colonia col nome di Cornelia Venera Pompeiana, mentre ad Ercolano fu accordato il rango inferiore di municipium. Nel 62 d.C. Pompei fu semidistrutta da un terremoto e mentre la ricostruzione era in corso, il 24 agosto del 79 d.C., a causa dell’eruzione del Vesuvio, l’area della città e delle ville suburbane fu sepolta sotto uno spesso strato di pietra, cenere e lapilli, al contrario di Ercolano che scomparve sotto il fango vulcanico. Dal momento della scoperta delle due città sepolte, avvenuta nel XVIII secolo, gli studiosi ne hanno scavato importanti testimonianze architettoniche.

Oggi di Pompei sono rimasti il foro principale e gli edifici pubblici come il Capitolium (tempio dedicato alla triade divina di Giove, Giunone e Minerva), la Basilica (cioè il tribunale), e i bagni pubblici, compreso il foro triangolare, con due teatri. Tra gli altri interessanti edifici pubblici ci sono le Terme Stabiane. Pompei, inoltre, era luogo di villeggiatura dei ricchi romani, di cui rimangono testimonianze come la Villa dei Misteri. Invece di Ercolano, che la leggenda vuole fondata da Ercole, sappiamo di meno a causa della profondità a cui è stata sepolta, nonostante i suoi edifici siano meglio conservati. Oggi vedrete ancora i bagni, il Collegio dei Sacerdoti di Augusto, un teatro, la Casa del Bicentenario e la Casa dei Cervi, che hanno ampi cortili e una ricca decorazione. Ercolano era una ricca città commerciale e nei suoi magazzini hanno resistito alla distruzione anche gli orci e le giare con cui venivano trasportate le derrate alimentari.

  • Torre Annunziata, gli scavi archeologici e la villa di Poppea 

Quella che oggi è l’attuale Torre Annunziata in epoca romana era Oplontis, rinomato luogo di villeggiatura con saline e complessi termali che subì la stessa sorte di Pompei ed Ercolano. Secondo un’antica mappa delle vie dell’impero romano, essa faceva parte del suburbio della città di Pompei. In quest’area riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco, sono venuti alla luce numerosi tesori anche grazie a Carlo III di Borbone. Tra questi una sfarzosa villa imperiale, presumibilmente appartenuta a Poppea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone. La Villa di Poppea era una dimora estiva costruita a picco sul mare e interamente dedicata al lusso e all’ozio. Riccamente decorata, la villa risalente al I secolo a.C., ospitava ricchi pompeiani, e sebbene non sia stata ancora interamente riportata alla luce, sono stati trovati preziosi resti. Una parte degli oggetti ritrovati nella villa sono custoditi oggi al Museo Archeologico di Napoli. 

Nell’area archeologica di Oplontis si trova, inoltre, la villa di Lucio Crasso Terzo, un complesso che si presume fosse un’azienda agricola e risalente al III-II secolo a.C., ma che purtroppo non è ancora visitabile. 

  • Campi Flegrei e Pozzuoli 

Campi Flegrei significa in greco “campi ardenti” ed è il nome che gli antichi diedero alla zona situata nel golfo di Pozzuoli, nota per la sua vivace attività vulcanica, che rievoca l’Eneide proprio qui ambientata. L’area dei Campi Flegrei, a ovest di Napoli, è una grande caldera in stato di quiescenza che dà al paesaggio un aspetto demoniaco. L’area, situata a pochi chilometri da Napoli, oggi ingloba i comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida. È una terra unica che unisce le bellezze del mare e il fascino dei vulcani dove i romani hanno costruito acquedotti, anfiteatri e ville.  

Nei Campi Flegrei non perdete Pozzuoli, un’affascinante cittadina che si affaccia sul golfo di Napoli. 

Pozzuoli è stata molto importante durante l’epoca greca e romana, di cui rimangono numerose testimonianze. Il rione Terra è il borgo antico della città di Pozzuoli, la parte dove sorse il primo abitato del paese situato su un colle a 33 metri sul livello del mare. Inoltre, tracce della storia millenaria di Pozzuoli rimangono nel tempio di Serapide, un antico mercato puteolano, e nell’Anfiteatro Flavio, voluto dall’Imperatore Vespasiano, dove si svolgevano spettacoli teatrali, concerti musicali e l’immancabile lotta dei gladiatori. A Pozzuoli, inoltre, potrete rendervi conto del singolare fenomeno del bradisismo, l’attività vulcanica che, in base alla pressione esercitata dai gas sotterranei, fa aumentare e diminuire l’altezza della città rispetto al livello del mare. Non perdete, dunque, la Solfatara di Pozzuoli, un vulcano attivo che si presenta in realtà come una distesa di terra molto calda, all’interno della quale si aprono laghi di fango in ebollizione che emettono odori poco gradevoli. Il magma che ribolle sotto i Campi Flegrei trova sfogo proprio in questo vulcano, che tiene sotto controllo la pressione del gas sotterraneo. 

Nella zona dei Campi Flegrei si trova, inoltre, il Castello Aragonese, costruito sulla parte alta della depressione creata dai vulcani noti come Fondi di Baia. Per anni fortezza inespugnabile, il castello oggi presenta una forma a stella dovuta alla ristrutturazione voluta dal viceré spagnolo Pedro Álvarez de Toledo. La terrazza che si affaccia sul mare è uno dei migliori punti di osservazione di tutti i Campi Flegrei. Il Castello, inoltre, è sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei. 

Il Parco Monumentale di Baia poi raccoglie i numerosi resti romani disseminati nella zona. Conosciuta come la “piccola Roma”, Baia era uno dei luoghi di villeggiatura più amati dai patrizi romani, che fecero costruire ville monumentali. Nel mare, a pochi chilometri dalla costa, si nasconde poi l’antica città sommersa di Baia. I sub che si avventureranno rimarranno impressionati dalla struttura ancora perfettamente visibile della città, con ville patrizie, strade larghe e stupendi ornamenti. Altrimenti potreste visitare la città sommersa con un’imbarcazione dal fondo trasparente che lascia ammirare l’antico splendore. La Città Sommersa di Baia è uno spettacolo da non perdere.

Ancora nei Campi Flegrei si trova la costruzione di epoca romana conosciuta con il nome di Cento Camerelle, ossia le prigioni di Nerone: stretti cunicoli scavati nel tufo si inseguono e si intrecciano in un lungo sentiero che assomiglia a un labirinto. Un’altra grandiosa opera romana è la Piscina Mirabilis: un’immensa vasca costruita sottoterra che aveva la funzione di cisterna per l’acqua potabile. 

Infine, nei Campi Flegrei si può visitare la tomba di Agrippina, il tempio di Venere e la Casina Vanvitelliana, una suggestiva villetta che sorge nel bel mezzo del lago Fusaro a Bacoli, voluta dai Borbone.  

  • Il Cilento

Il Cilento è una zona della Campania dalla straordinaria bellezza dal punto di vista naturalistico, ma anche storico e artistico. Ritroverete preziose testimonianze della Magna Grecia a Velia, l’antica Elia, importante città fondata intorno al 540 a.C. sulla sommità di un promontorio, e a Paestum, uno dei principali siti archeologici del mondo. La città fu fondata nella Piana del Sele dai coloni greci agli inizi del VI sec. a.C. con il nome di Poseidonia, la città di Nettuno. Di notevole interesse è poi la Certosa di San Lorenzo a Padula, il maggior monumento monastico dell’Italia meridionale. Gli amanti della natura apprezzeranno, invece, il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano che comprende un territorio di circa 180.000 ettari, delimitato a nord dalla piana di Paestum. Il secondo parco nazionale più esteso d’Italia comprende coste incontaminate, falesie rocciose, sentieri, corsi d’acqua e grotte misteriose. Gli amanti del mare invece, avranno vasta scelta tra le tante spiagge del Cilento come quelle di Punta Licosa e Palinuro. Tra i borghi marini più belli da vedere c’è sicuramente il paese-roccaforte di Castellabate, arroccato sulla cima di una collina, e composto da 5 frazioni (Santa Maria, San Marco, Lago, Ogliastro Marina, Licosa). Da non perdere anche gli antichi borghi di Acciaroli, Pioppi e Pollica. 

  • Benevento

Chiamata inizialmente Maloenton dalle native popolazioni osco-sannitiche, per poi essere rinominata dagli antichi romani prima Maleventum e infine Beneventum, la città vanta un importante patrimonio storico-artistico e archeologico, frutto delle varie dominazioni susseguitesi nel corso del tempo. A Benevento vedrete l’imponente arco di Traiano che colpisce per la sua maestosità ma anche per il suo ottimo stato di conservazione. Non perdete poi il teatro romano, costruito agli inizi del II secolo per volere di Adriano e poi ampliato da Caracalla. Affascinante, inoltre, la Rocca dei Rettori, frutto di più costruzioni sovrapposte di epoche diverse. La rocca coniuga infatti l’arte dei romani, dei sanniti e quella medievale. Ammirate il Duomo e la chiesa di Santa Sofia, per finire con l’Hortus Conclusus, un museo a cielo aperto nell’orto dell’ex convento di San Domenico che ospita le opere di Mimmo Paladino, uno dei maggiori esponenti della transavanguardia. 

  • Le isole del Golfo di Napoli: Procida, Capri e Ischia 

Tre isole, tre mondi diversi, ma tutte paradisi di straordinaria bellezza. 

Procida è l’isola più piccola dell’arcipelago campano, scelta da grandi registi come set di capolavori del cinema. L’isola di origine vulcanica, collegata da un sottile ponte alla vicina isola di Vivara, offre bellissime spiagge come la spiaggia del Pozzo Vecchio, dove sono state girate alcune scene del film Il Postino, e la spiaggia della Chiaiolella, la più frequentata dell’isola. Procida affascina anche per il suggestivo centro storico dove camminare tra vicoli e chiesette. Da non perdere è l’Abbazia di San Michele Arcangelo che sorge sul promontorio di Terra Murata, a picco sul mare, e testimonia il ruolo che aveva in passato quale centro religioso e culturale dell’isola. 

Da Procida si raggiunge, in mezz’ora, Ischia, l’isola più grande e turistica della Campania. Ischia è un’ottima destinazione per chi cerca una vacanza di mare ma anche di benessere. Ischia infatti è nota per le proprietà delle sue acque termali. È divisa in sei comuni, tra cui Ischia Ponte, il suggestivo centro storico contraddistinto da vicoli e botteghe antiche, e Ischia Porto, un piccolo borgo di pescatori. Non perdete il castello Aragonese, ad Ischia Ponte, costruito dal tiranno Gerone di Siracusa nel 474 a.C., e la cattedrale dell’Assunta che vide nel 1509 le fastose nozze tra Ferrante d’Avalos e Vittoria Colonna, con la cripta che custodisce gli affreschi della scuola di Giotto.

Infine, l’immancabile isola da visitare in Campania è Capri, un’elitaria meta estiva fin dai tempi antichi che ha accolto poeti, scrittori e personaggi leggendari. Prendetevi il tempo di vivere la magia dell’isola. Partendo dalla mitica piazzetta di Capri esplorate gli spettacolari giardini di Augusto degli anni Trenta, la Certosa di San Giacomo, le meravigliose ville fiorite, tra cui Villa Jovis, celebre residenza dell’imperatore Tiberio, che domina tutto il Golfo di Napoli, la Costiera Amalfitana, e il porto di Marina Grande. Un giro in barca poi è l’ideale per un tuffo nel blu e per ammirare l’isola dal mare, passando per i famosi Faraglioni e la Grotta Azzurra di Anacapri.  

  • Parco Nazionale del Vesuvio 

Il Vesuvio è uno dei vulcani più studiati e conosciuti del mondo. Simbolo di Napoli con la sua sagoma inconfondibile, il Vesuvio raggiunge i 1200 metri. 

Gli amanti del trekking potranno scegliere tra diversi tipi di escursioni che portano in cima al cratere del vulcano da cui godere di un panorama eccezionale a 360° sul parco, ma anche sul mare, le isole del Golfo di Napoli e gli scavi archeologici di Pompei. 

METE DI MARE IN CAMPANIA

  • Napoli
  • Salerno 
  • Amalfi 
  • Positano 
  • Sorrento 
  • Massa Lubrense 
  • Agropoli 
  • Capri 
  • Ischia 
  • Procida

COSA MANGIARE IN CAMPANIA 

La Campania, la terra del sole, si è distinta fin dall’antichità per il suo vasto patrimonio culinario. Tra una visita e l’altra, concedetevi una sosta per assaggiare tutte le prelibatezze della Campania felix, come gli antichi chiamavano questa regione dal clima mite e le terre fertili. Tra le specialità da non perdere ci sono innanzitutto il limoncello, simbolo della Costiera Amalfitana, poi le alici di Cetara, gli ndunderi di Minori, le mozzarelle di bufala, i pomodori, i dolci di Sal De Riso che ha la sua pasticceria a Minori, e le delizie di Pansa, la storica pasticceria di Amalfi fondata nel 1830. 

Tra i piatti da ordinare a ristorante consigliamo: il coniglio all’Ischitana, totani e patate alla praianese, gnocchi alla sorrentina, la frittata di maccheroni, il casatiello, pasta e fagioli con le cozze, gli scialatielli all’amalfitana, pasta al ragù. Chiaramente non dimenticate di assaggiare la vera pizza napoletana. 

POSTI POCO CONOSCIUTI IN CAMPANIA

  • Parco sommerso della Gaiola
  • Terme di Agnano 
  • Abbazia di Montevergine
  • Museo Strega
  • Teatro con gli spettatori di Pietra a Valva
  • Vallone dei Mulini
  • Cipresseta di Fontegreca
  • Teatro di Pietravairano

BORGHI DELLA CAMPANIA

Piccoli paesi dove il tempo sembra essersi fermato e dove la vita scorre lenta. Dalle montagne al mare sono tanti i borghi della Campania che meritano una visita, tra i più belli segnaliamo Sant’Agata de’ Goti in provincia di Benevento, Furore famoso per il suo piccolo fiordo, Acciaroli in Cilento, Vietri sul Mare, Maiori e Mino in Costiera amalfitana, Cusano Mutri in provincia di Benevento, San Gregorio Matese e Castello del Matese in provincia di Caserta. 

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SPIAGGE PIÙ BELLE IN CAMPANIA

Dove andare al mare in Campania? Ecco la lista delle più belle spiagge 

  • Punta Licosa, Castellabate 
  • Conca dei Marini, Conca dei Marini 
  • Cala degli Infreschi, Marina di Camerota 
  • Bagni di Regina Giovanna, Sorrento 
  • Baia di Ieranto, Massa Lubrense 
  • Capo Palinuro, Palinuro 
  • Spiaggia del Buon Dormire, Palinuro 
  • Marina Piccola, Capri 
  • Spiaggia di Sorgeto, Ischia

QUANDO ANDARE IN CAMPANIA

La Campania è la meta ideale per un viaggio in qualsiasi periodo dell’anno. Se avete intenzione di visitare le città o gli scavi archeologici è preferibile scegliere un periodo dal clima piuttosto fresco. 

Se invece volete programmare una vacanza di mare lungo la costa e sulle isole bisogna chiaramente scegliere il periodo estivo, pur nella consapevolezza di eventuali affollamenti. Per la Costiera Amalfitana e Sorrentina scegliete la primavera per evitare la folla e la calura estiva.

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